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gio 25 apr

Diego Jimenez II (Viana, Navarra, 1617 - Cabredo, Navarra, 1660). - Diego Jiménez II (Viana, Navarra, 1617 - Cabredo, Navarra, 1660). L'ultima cena Rilievo in legno intagliato, policromo e dorato. 36 x 98,5 x 2,5 cm. Questo rilievo faceva parte della mostra "Il mistero della fede: uno sguardo sulla scultura spagnola 1550-1750" (2009) ed è riprodotto nel magnifico catalogo pubblicato per l'occasione (pagine 230-233), con testi di Andrea Gates e Patrick Matthiesen. Diego Jimenez II è nato e si è formato in un'area del nord della Spagna che ha preso il posto della scuola di scultori romanisti cresciuti intorno al maestro Juan de Anchieta. È stato Anchieta a introdurre il primo Rinascimento in Spagna ed è considerato il padre di una delle più importanti scuole successive a Michelangelo in Europa. In questa zona dal ricco e duraturo patrimonio scultoreo lo scultore di questo rilievo iniziò a lavorare cento anni dopo. All'epoca, importanti laboratori di scultura continuavano a fornire immagini alle numerose chiese locali delle città di Navarra, La Rioja, Alava e dintorni. Una di queste era la bottega navarrese di Cabredo, fondata dall'allievo di Anchieta, Pedro González de San Pedro (1560-1608), e proseguita da Juan Bazcardo (Navarra, 1584-1653) e Diego Jiménez II. È in questa bottega, infatti, che realizzò questo rilievo. A titolo di aneddoto, va detto che i due scultori erano cognati, poiché entrambi sposarono le figlie di González de San Pedro. Questo rapporto familiare e artistico, non raro all'epoca, diede origine a numerose creazioni comuni, come le pale d'altare di La Población de la Barca e di Dallo, entrambe ad Álava. Come si legge nel già citato catalogo di Gates e Matthiesen, "la forma di questo rilievo suggerisce che in origine faceva parte della predella di un altare". La qualità scultorea di Jiménez è evidente nel modo in cui distribuisce le figure intorno al tavolo, dando l'illusione di spaziosità attraverso la gestione della profondità, nonostante il limitato spazio scultoreo a sua disposizione. Da un lato, il rilievo riflette l'eredità romanica citata in precedenza e, dall'altro, mostra caratteristiche già tipiche del barocco, come il naturalismo dell'opera, l'uso di tratti individualizzati per ogni personaggio e il trattamento delle vesti in pieghe angolari. Quella che di solito è una scena piuttosto solenne, statica e dogmatica, qui è rappresentata come una cena spensierata, di natura più costumistica che religiosa, come se si trattasse di una riunione di famiglia o di amici. Le figure sono disposte in gruppi, in un chiacchiericcio animato, con una coppia che parla tra loro, alcuni che interrogano altri, una figura che guarda direttamente lo spettatore, mentre Gesù accarezza la testa del suo discepolo preferito, che sonnecchia appoggiando la guancia sulla sua mano. Dall'altra parte, Giuda Iscariota nasconde in mano una borsa di monete, il suo pagamento per aver tradito Gesù. Bibliografia di riferimento: -Gates, Andrea e Matthiesen, Patrick (2009). Il mistero della fede: uno sguardo sulla scultura spagnola, 1550-1750. -Ramírez Martínez, José Manuel (n.d.). Diego Jiménez" https://dbe.rah.es/biografias/57000/diego-jimenez

Stima 15 000 - 20 000 EUR