Null DANTE ALIGHIERI (1265-1321) - Dante col sito, et forma dell'Inferno. Venezi…
Descrizione

DANTE ALIGHIERI (1265-1321) - Dante col sito, et forma dell'Inferno. Venezia: Aldo Manuzio, 1515. Seconda edizione aldina di Dante, seconda edizione con il doppio tratto nella parola del titolo "De=scriptione" nel primo titolo. Le illustrazioni xilografiche sono apparse per la prima volta nell'edizione Giunta octavo del 1506. Questa edizione riflette invece il nuovo interesse topografico per Dante, mentre il titolo della precedente Aldine, Le terze rime, ne sottolineava gli aspetti poetici. Le tre celebri xilografie dell'Inferno e del Purgatorio, disegnate da Trifone Gabriele, amico di Bembo, furono poi copiate nelle edizioni in miniatura di Dante da Paganino. 8vo (160 x 95 mm). Dispositivi aldini sui due titoli e sul colophon, il primo con il nome di Aldo e gli altri due con Aldus, una xilografia a doppia pagina raffigurante l'Inferno, una classificazione dei peccati nell'Inferno a doppia pagina e una classificazione dei peccati nel Purgatorio a piena pagina (i primi 10 fogli, e2, m5 e la raccolta finale riparati nel margine inferiore, comprese le tavole finali che subiscono una piccola perdita dell'incisione a volte restaurata a mano e una anche riparata nel margine esterno, altri due fogli della raccolta finale leggermente più corti, alcune leggere macchie di umidità e foxing, piccolo foro di tarlo singolo in tutto il testo a volte a contatto con una lettera, senza la carta bianca H7). Carta moderna che riutilizza un foglio di un manoscritto altomedievale, carte finali marmorizzate. IT DANTE ALIGHIERI (1265-1321) - Dante col sito, et forma dell'Inferno. Venezia: Aldo Manuzio, 1515. Seconda edizione aldina di Dante nella seconda tiratura con il doppio trattino nella parola del titolo "De=scrittione" al primo frontespizio. Le illustrazioni xilografiche apparvero per la prima volta nell'edizione giuntina in ottavo del 1506, che conteneva anche un dialogo in due libri sull'Inferno. Questa versione riflette invece il nuovo interesse topografico per Dante mentre il titolo della precedente Aldina, Le terze rime, ne sottolineava gli aspetti poetici. Le tre celebri xilografie dell'Inferno e del Purgatorio, ideate da Trifone Gabriele, amico del Bembo, furono copiate per le edizioni in miniatura di Dante del Paganino. 8vo (160 x 95mm). Marche tipografiche ai due frontespizi e al colophon, la prima con il nome Aldo e le altre due con Aldus, una xilografia raffigurante l'Inferno a doppia pagina, una classificazione dei peccati nell'Inferno a doppia pagina e una classificazione dei peccati nel Purgatorio a piena pagina (le prime 10 carte, e2, m5 e l'ultimo fascicolo riparati al margine inferiore incluse le tavole legate in fine che subiscono una piccola perdita della xilografia in due casi reintegrata a mano e una riparazione anche al margine esterno, altre due pagine dell'ultimo fascicolo più corte, lievi alone e fioriture ai margini di alcune carte, piccolo singolo forellino di tarlo che attraversa molte pagine toccandone talvolta una lettera, senza bianca H7). Legatura moderna in carta che riutilizza una pagina anticamente manoscritta, tagli marmorizzati.

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DANTE ALIGHIERI (1265-1321) - Dante col sito, et forma dell'Inferno. Venezia: Aldo Manuzio, 1515. Seconda edizione aldina di Dante, seconda edizione con il doppio tratto nella parola del titolo "De=scriptione" nel primo titolo. Le illustrazioni xilografiche sono apparse per la prima volta nell'edizione Giunta octavo del 1506. Questa edizione riflette invece il nuovo interesse topografico per Dante, mentre il titolo della precedente Aldine, Le terze rime, ne sottolineava gli aspetti poetici. Le tre celebri xilografie dell'Inferno e del Purgatorio, disegnate da Trifone Gabriele, amico di Bembo, furono poi copiate nelle edizioni in miniatura di Dante da Paganino. 8vo (160 x 95 mm). Dispositivi aldini sui due titoli e sul colophon, il primo con il nome di Aldo e gli altri due con Aldus, una xilografia a doppia pagina raffigurante l'Inferno, una classificazione dei peccati nell'Inferno a doppia pagina e una classificazione dei peccati nel Purgatorio a piena pagina (i primi 10 fogli, e2, m5 e la raccolta finale riparati nel margine inferiore, comprese le tavole finali che subiscono una piccola perdita dell'incisione a volte restaurata a mano e una anche riparata nel margine esterno, altri due fogli della raccolta finale leggermente più corti, alcune leggere macchie di umidità e foxing, piccolo foro di tarlo singolo in tutto il testo a volte a contatto con una lettera, senza la carta bianca H7). Carta moderna che riutilizza un foglio di un manoscritto altomedievale, carte finali marmorizzate. IT DANTE ALIGHIERI (1265-1321) - Dante col sito, et forma dell'Inferno. Venezia: Aldo Manuzio, 1515. Seconda edizione aldina di Dante nella seconda tiratura con il doppio trattino nella parola del titolo "De=scrittione" al primo frontespizio. Le illustrazioni xilografiche apparvero per la prima volta nell'edizione giuntina in ottavo del 1506, che conteneva anche un dialogo in due libri sull'Inferno. Questa versione riflette invece il nuovo interesse topografico per Dante mentre il titolo della precedente Aldina, Le terze rime, ne sottolineava gli aspetti poetici. Le tre celebri xilografie dell'Inferno e del Purgatorio, ideate da Trifone Gabriele, amico del Bembo, furono copiate per le edizioni in miniatura di Dante del Paganino. 8vo (160 x 95mm). Marche tipografiche ai due frontespizi e al colophon, la prima con il nome Aldo e le altre due con Aldus, una xilografia raffigurante l'Inferno a doppia pagina, una classificazione dei peccati nell'Inferno a doppia pagina e una classificazione dei peccati nel Purgatorio a piena pagina (le prime 10 carte, e2, m5 e l'ultimo fascicolo riparati al margine inferiore incluse le tavole legate in fine che subiscono una piccola perdita della xilografia in due casi reintegrata a mano e una riparazione anche al margine esterno, altre due pagine dell'ultimo fascicolo più corte, lievi alone e fioriture ai margini di alcune carte, piccolo singolo forellino di tarlo che attraversa molte pagine toccandone talvolta una lettera, senza bianca H7). Legatura moderna in carta che riutilizza una pagina anticamente manoscritta, tagli marmorizzati.

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