Null DANTE ALIGHIERI (1265-1321) - Comento di Christophoro Landino Fiorentino so…
Descrizione

DANTE ALIGHIERI (1265-1321) - Comento di Christophoro Landino Fiorentino sopra la Comedia di Danthe Alighieri poeta fiorentino. Firenze: Nicolò di Lorenzo dalla Magna, 1481. Copia purtroppo incompleta e priva delle incisioni di Botticelli della celebre Divina Commedia stampata a Firenze nel 1481 e nota per essere la prima illustrazione del Poema. Si tratta di una "risposta" alle iniziative editoriali di Venezia e Milano che negli anni precedenti avevano dato alle stampe alcune imponenti e importanti edizioni della Commedia. Il commento a questa edizione fu scritto da Cristoforo Landino, all'epoca titolare della cattedra di retorica a Firenze, che rivalutò il culto di Dante come elemento di prestigio della Firenze medicea. Il commento fu poi l'unico ristampato fino alla versione di Vellutello del 1544. Folio (408 x 274 mm). Mancano numerose foglie: [i-iii] 7, bianco a1, a7-a8, c1-c2, c7, d5, d9, e5, f5, g9, h3, h8, i4, l8, l10, m1, m4 n4, n5 , r10, s1-s5 e s6 bianchi che contengono i canti XXXIII e XXXIV dell'Inferno, 2a1 bianco, 2b10, 2c3-2c4, 2c8, 2e8-2e10, 2f1, 2o2-2o5, mancante dei fogli finali da I6 a L12 con i canti finali del Paradiso (alcuni fogli sono più corti, nessuna delle celebri incisioni è presente, solo a g4 e l1 ci sono tracce del contorno delle due incisioni, alcune pagine riparate soprattutto ai margini o con leggero foxing e macchie). Vitello screziato del XVIII secolo con dorso decorato in oro e tavole marmorizzate (recentemente ricucito, leggera usura). Provenienza: molte annotazioni antiche. IT DANTE ALIGHIERI (1265-1321) - Comento di Christophoro Landino Fiorentino sopra la Comedia di Danthe Alighieri poeta fiorentino. Firenze: Nicolò di Lorenzo dalla Magna, 1481. Una copia purtroppo scompleta e senza le incisioni del Botticelli della celebre Divina Commedia stampata a Firenze nel 1481 e celebre in quanto la prima illustrata del Poema. Si tratta di una "risposta" alle iniziative editoriali di Venezia e Milano che negli anni precedenti pubblicarono diverse imponenti e importanti versioni della Commedia. Per questa edizione fu redatto appositamente il commento di Cristoforo Landino, allora titolare della cattedra di retorica a Firenze, il quale rivalutò in quegli anni il culto di Dante come elemento di prestigio per la Firenze Medicea. Il Commento fu poi il solo ristampato fino alla versione del Vellutello del 1544. Folio (408 x 274 mm). Mancano numerose carte: [i-iii]7, a1 bianca, a7-a8, c1-c2, c7, d5,d9, e5, f5, g9, h3, h8, i4, l8, l10, m1, m4 n4, n5, r10, s1-s5 e s6 bianca che contengono i canti XXXIII e XXXIV dell'Inferno, 2a1 bianca,2b10, 2c3-2c4, 2c8, 2e8-2e10, 2f1, 2o2-2o5, mancano poi le ultime carte da I6 a L12 che contengono gli ultimi Canti del Paradiso (alcuni fogli sono più corrotti, non è presente nessuna delle celebri incisioni, solo in g4 e l1 si vede traccia delle sagome delle due incisioni, alcune pagine riparate perlopiù ai margini o con fioriture e macchie). Mezza pelle a spruzzo del XVIII secolo con titolo decorato in oro e piatti in carta marmorizzata (rimontata recentemente, lievi difetti). Provenienza: numerose annotazioni antiche.

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DANTE ALIGHIERI (1265-1321) - Comento di Christophoro Landino Fiorentino sopra la Comedia di Danthe Alighieri poeta fiorentino. Firenze: Nicolò di Lorenzo dalla Magna, 1481. Copia purtroppo incompleta e priva delle incisioni di Botticelli della celebre Divina Commedia stampata a Firenze nel 1481 e nota per essere la prima illustrazione del Poema. Si tratta di una "risposta" alle iniziative editoriali di Venezia e Milano che negli anni precedenti avevano dato alle stampe alcune imponenti e importanti edizioni della Commedia. Il commento a questa edizione fu scritto da Cristoforo Landino, all'epoca titolare della cattedra di retorica a Firenze, che rivalutò il culto di Dante come elemento di prestigio della Firenze medicea. Il commento fu poi l'unico ristampato fino alla versione di Vellutello del 1544. Folio (408 x 274 mm). Mancano numerose foglie: [i-iii] 7, bianco a1, a7-a8, c1-c2, c7, d5, d9, e5, f5, g9, h3, h8, i4, l8, l10, m1, m4 n4, n5 , r10, s1-s5 e s6 bianchi che contengono i canti XXXIII e XXXIV dell'Inferno, 2a1 bianco, 2b10, 2c3-2c4, 2c8, 2e8-2e10, 2f1, 2o2-2o5, mancante dei fogli finali da I6 a L12 con i canti finali del Paradiso (alcuni fogli sono più corti, nessuna delle celebri incisioni è presente, solo a g4 e l1 ci sono tracce del contorno delle due incisioni, alcune pagine riparate soprattutto ai margini o con leggero foxing e macchie). Vitello screziato del XVIII secolo con dorso decorato in oro e tavole marmorizzate (recentemente ricucito, leggera usura). Provenienza: molte annotazioni antiche. IT DANTE ALIGHIERI (1265-1321) - Comento di Christophoro Landino Fiorentino sopra la Comedia di Danthe Alighieri poeta fiorentino. Firenze: Nicolò di Lorenzo dalla Magna, 1481. Una copia purtroppo scompleta e senza le incisioni del Botticelli della celebre Divina Commedia stampata a Firenze nel 1481 e celebre in quanto la prima illustrata del Poema. Si tratta di una "risposta" alle iniziative editoriali di Venezia e Milano che negli anni precedenti pubblicarono diverse imponenti e importanti versioni della Commedia. Per questa edizione fu redatto appositamente il commento di Cristoforo Landino, allora titolare della cattedra di retorica a Firenze, il quale rivalutò in quegli anni il culto di Dante come elemento di prestigio per la Firenze Medicea. Il Commento fu poi il solo ristampato fino alla versione del Vellutello del 1544. Folio (408 x 274 mm). Mancano numerose carte: [i-iii]7, a1 bianca, a7-a8, c1-c2, c7, d5,d9, e5, f5, g9, h3, h8, i4, l8, l10, m1, m4 n4, n5, r10, s1-s5 e s6 bianca che contengono i canti XXXIII e XXXIV dell'Inferno, 2a1 bianca,2b10, 2c3-2c4, 2c8, 2e8-2e10, 2f1, 2o2-2o5, mancano poi le ultime carte da I6 a L12 che contengono gli ultimi Canti del Paradiso (alcuni fogli sono più corrotti, non è presente nessuna delle celebri incisioni, solo in g4 e l1 si vede traccia delle sagome delle due incisioni, alcune pagine riparate perlopiù ai margini o con fioriture e macchie). Mezza pelle a spruzzo del XVIII secolo con titolo decorato in oro e piatti in carta marmorizzata (rimontata recentemente, lievi difetti). Provenienza: numerose annotazioni antiche.

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