Null ARETINO, Pietro (1492-1556) - Talanta comedia. Venezia: Francesco Marcolini…
Descrizione

ARETINO, Pietro (1492-1556) - Talanta comedia. Venezia: Francesco Marcolini, 1542. Rara prima edizione di cui non è stata rintracciata alcuna copia sul mercato e di cui sono state registrate solo cinque copie nelle biblioteche italiane. La commedia dell'Aretino descrive le avventure di una bella cortigiana e dei suoi quattro pretendenti: Orfinio, giovane, ardente e veramente innamorato, deve vedersela con il capitano Tinca, un vecchio veneziano vizioso e avaro e un romano, Amuleo, che si finge innamorato (Treccani). 8vo (146 x 98mm). Marca tipografica sul titolo, iniziale xilografica, grande ritratto di Aretino entro bordura xilografica al verso dell'ultimo foglio (minime macchie). Elegante vitello marrone con triplo filetto dorato firmato Bauzonnet-Trautz, dorso decorato in oro, titolo su etichetta in marocchino rosso, bordi e intarsi dorati, carte finali decorate (leggera usura e ritocchi di restauro alle giunture). Provenienza: iscrizione iniziale sul titolo che menziona le edizioni successive. IT ARETINO, Pietro (1492-1556) - Talanta comedia. Venezia: Francesco Marcolini, 1542. Prima rara edizione, mai apparsa sul mercato e con cinque copie censite nelle biblioteche italiane. Si tratta di una commedia dell'Aretino che descrive le avventure di una bella cortigiana e dei suoi quattro spasimanti: Orfinio, giovane, ardente e veramente innamorato deve vedersela con il capitano Tinca, un vecchio veneziano vizioso e avaro, e un romano, Amuleo, che si è innamorato solo per poter frequentare la casa di Talanta. "Il capitano e il veneziano donano alla donna il primo uno schiavo saracino e l'altro una schiava, ma lo schiavo è in realtà una donzella travestita e la schiava un travestito garzone, che sotto vesti femminili viveva presso il capitano per amoreggiare con la figliola di lui. Nel vario succedersi dei nuovi casi, nella confusione che segue alla scoperta dei due schiavi di essere fratello e sorella, e alla loro fuga, le passioni sono vagliate e setacciate, i caratteri dei personaggi dinamizzati e sorpresi nella loro verità. Tutto si chiude con la vittoria di Offinio sugli altri pretendenti e la restituzione d'ognuno alla pace e felicità" (Treccani). 8vo (146 x 98mm). Marca tipografica al frontespizio, iniziale xilografica, grande ritratto dell'Aretino entro cornice al verso dell'ultima carta (minime macchie). Elegante vitellino marrone con triplice filetto dorato firmato Bauzonnet-Trautz, dorso decorato in oro, titolo su etichetta in marocchino rosso, tagli e dentelle dorate, sguardie decorate (lievi difetti e qualche ritocco alle giunture). Provenienza: antica nota al frontespizio che cita edizioni successive.

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ARETINO, Pietro (1492-1556) - Talanta comedia. Venezia: Francesco Marcolini, 1542. Rara prima edizione di cui non è stata rintracciata alcuna copia sul mercato e di cui sono state registrate solo cinque copie nelle biblioteche italiane. La commedia dell'Aretino descrive le avventure di una bella cortigiana e dei suoi quattro pretendenti: Orfinio, giovane, ardente e veramente innamorato, deve vedersela con il capitano Tinca, un vecchio veneziano vizioso e avaro e un romano, Amuleo, che si finge innamorato (Treccani). 8vo (146 x 98mm). Marca tipografica sul titolo, iniziale xilografica, grande ritratto di Aretino entro bordura xilografica al verso dell'ultimo foglio (minime macchie). Elegante vitello marrone con triplo filetto dorato firmato Bauzonnet-Trautz, dorso decorato in oro, titolo su etichetta in marocchino rosso, bordi e intarsi dorati, carte finali decorate (leggera usura e ritocchi di restauro alle giunture). Provenienza: iscrizione iniziale sul titolo che menziona le edizioni successive. IT ARETINO, Pietro (1492-1556) - Talanta comedia. Venezia: Francesco Marcolini, 1542. Prima rara edizione, mai apparsa sul mercato e con cinque copie censite nelle biblioteche italiane. Si tratta di una commedia dell'Aretino che descrive le avventure di una bella cortigiana e dei suoi quattro spasimanti: Orfinio, giovane, ardente e veramente innamorato deve vedersela con il capitano Tinca, un vecchio veneziano vizioso e avaro, e un romano, Amuleo, che si è innamorato solo per poter frequentare la casa di Talanta. "Il capitano e il veneziano donano alla donna il primo uno schiavo saracino e l'altro una schiava, ma lo schiavo è in realtà una donzella travestita e la schiava un travestito garzone, che sotto vesti femminili viveva presso il capitano per amoreggiare con la figliola di lui. Nel vario succedersi dei nuovi casi, nella confusione che segue alla scoperta dei due schiavi di essere fratello e sorella, e alla loro fuga, le passioni sono vagliate e setacciate, i caratteri dei personaggi dinamizzati e sorpresi nella loro verità. Tutto si chiude con la vittoria di Offinio sugli altri pretendenti e la restituzione d'ognuno alla pace e felicità" (Treccani). 8vo (146 x 98mm). Marca tipografica al frontespizio, iniziale xilografica, grande ritratto dell'Aretino entro cornice al verso dell'ultima carta (minime macchie). Elegante vitellino marrone con triplice filetto dorato firmato Bauzonnet-Trautz, dorso decorato in oro, titolo su etichetta in marocchino rosso, tagli e dentelle dorate, sguardie decorate (lievi difetti e qualche ritocco alle giunture). Provenienza: antica nota al frontespizio che cita edizioni successive.

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