BOYSSIÈRES (Jean de). Ɵ Les Premières œuvres amoureuses. Parigi, Pour Claude de …
Descrizione

BOYSSIÈRES (Jean de).

Ɵ Les Premières œuvres amoureuses. Parigi, Pour Claude de Montreuil & François Taber, 1578. In-8, in marocchino bordeaux, fleuron polilobato al centro, merletto interno, bordi dorati su marmorizzazione (Chambolle-Duru). Prima edizione, molto rara. È decorato da un ritratto xilografico del dedicatario, François d'Alençon, duca d'Angiò e fratello del re, che l'autore chiama il suo Herculle François. Nato a Clermont-Ferrand nel 1555, Jean de Boyssières studiò prima legge, poi entrò al servizio del duca d'Angiò, partecipando come ufficiale all'assedio e alla presa di Issoire (giugno 1577), roccaforte protestante in Alvernia. Abbandona quindi le armi a favore della penna: si cimenta nel genere epico, pubblicando due epopee (La Boyssière e La Croisade), traduce in particolare l'Ariosto e sperimenta anche l'ortografia. Si pensa che sia morto nel 1580 o, al più tardi, all'inizio del XVII secolo. Le Premières œuvres amoureuses contengono strofe, odi, sonetti (e sonetti doppi, una forma di versificazione che l'alverniate fu uno dei primi a introdurre in Francia), lamenti, elegie, canzoni, epigrammi, discorsi, ecc. Il volume si apre con poesie della prima metà del XIX secolo. Il volume si apre con poesie in lode dell'autore, tra cui una firmata da Victor Lelluau, poeta alverniate dimenticato, e alcuni brani dedicati alla "vittoria" dell'Issoire. La maggior parte delle poesie è dedicata al tormento amoroso del poeta, che canta la sua passione per Silvie, senza dubbio una musa immaginaria: Vedrai, mentre leggi, le bellezze di Silvie / [...] Leggi questi versi impiegati dai miei giorni più giovani, / veri testimoni fedeli dei miei casti amori. Da notare la curiosa poesia Des humeurs de la femme, in cui Boyssières è particolarmente odioso nei confronti del gentil sesso, paragonando la donna a un animale, il più maligno di tutti. Prezioso esemplare che reca sul titolo la firma autografa del poeta Guillaume Colletet (1598-1659), le cui prime poesie furono stampate nella Parnasse satyrique. Questo ammiratore di Ronsard, ammesso all'Académie française alla sua creazione nel 1634, era anche un bibliofilo e uno storico della poesia francese. Provenienza molto rara. Dalla biblioteca di T. Herpin (1903, n°212).

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