Null FRONDE. Luigi II di Borbone, principe di CONDÉ (1621-1686) "le Grand Condé"…
Descrizione

FRONDE. Luigi II di Borbone, principe di CONDÉ (1621-1686) "le Grand Condé". P.A.S. e 2 P.S., più un P.S. di GASTON D'ORLÉANS, gennaio-febbraio 1652; 1 pagina piccola in-4, 6 pagine in-fol., 1 pagina e mezza in-fol. più 1 pagina in-fol. Importante serie storica sulla Fronde e sull'alleanza di Gastone d'Orléans e dei principi contro Mazzarino, su istigazione del Gran Condé, con la sorella Anna duchessa di Longueville e il fratello Armand principe di Conti, che firmano insieme due dei documenti. L'emissario di Condé è Charles-Léon comte de FIESQUE (1613-1658). Saintes 7 gennaio 1752. P.A.S. (2 volte) da CONDÉ, dando procura al conte di Fiesque di "trattare con il mio signore, il duca d'Orléans, alle condizioni che riterrà opportune, promettendo di mantenere inviolabili e di ratificare tutti gli accordi che farà in mio nome, così come io prometto di fare la stessa cosa con mio fratello, mia sorella e tutti i miei amici"... Poi chiede al duca di Nemours (Charles-Amédée de Savoie duc de NEMOURS, 1624-1652), o "celuy qui commendemes troupes de Champagne et Bourgogne en son absence de faire avec les troupes quil commende les choses que luyord lec d'Orléans avec qui moy et mes amis ont traitté"... [Il documento reca ancora i segni che indicano che è stato piegato per formare una busta molto piccola destinata a essere accuratamente nascosta.] Parigi 24 gennaio 1652. Trattato con Gastone d'Orléans, ratificato e firmato dal principe di CONTI (Agen 11 febbraio), dalla duchessa di LONGUEVILLE (Bordeaux 13 febbraio) e da CONDÉ (Agen 16 febbraio). "Articoli e condizioni di cui Sua Altezza Reale e Monsieur le Prince hanno convenuto per l'espulsione del Cardinale Mazzarino dal Regno, in conseguenza delle dichiarazioni del Re e degli arresti dei Parlamenti di Francia intervenuti sui sigilli". Il trattato contiene 11 articoli, di cui citiamo i primi due: "Che Sua Altezza Reale e Monsieur le Prince sono pronti a deporre le armi, a ritirarsi dalla persona di Sua Maestà, a rientrare nei consigli e a contribuire con tutto ciò che è necessario a procurare la pace generale, a ristabilire gli affari e a ristabilire l'autorità del Re, se a Sua Maestà piace commettersi in buona fede, e che il Cardinale Mazarino lasci il regno e i luoghi della sua obbedienza, e lasci i suoi consigli, e lasci i suoi parenti e aderenti [...Che se al contrario gli arzigogoli del suddetto Cardinale Mazarino prevalgono sulla mente del Re e che contro i desideri e i sentimenti di tutta la Francia e a scapito delle dichiarazioni egli persiste nel mantenerlo, la qualità di zio di Sua Maestà che Sua Altezza Reale possiede, lo obbliga a prendere le misure necessarie per assicurare che i desideri del Re siano rispettati.A.R. lo obbliga continuamente a badare al bene del Regno e a resistere a ciò che può disturbare durante la minore età di Sua Maestà, e Monsieur le Prince non può esimersi dall'avere gli stessi sentimenti per l'onore che ha desiderato dal sangue reale, e considerando che non possono trovare sicurezza per le loro persone mentre sono condotti. Il cardinale Mazarino sarà padrone degli affari, hanno promesso e si sono reciprocamente obbligati, e sobillano sia per loro stessi, sia per Monsieur le Prince in particolare per Monsieur le Prince de Conty suo fratello e Madame la duchesse de Longueville sua sorella [...] di entrare in unione, di unire le forze, di usare il loro credito e i loro amici per procurare l'esclusione del cardinale Mazarino dal Regno"...[Parigi] 24 gennaio 1652. "Articolo segreto" che completa il trattato stipulato in data odierna tra Sua Altezza Reale e il Principe di Condé, firmato da GASTON D'ORLÉANS, e "in nome e per conto di Monsieur le Prince", Charles-Léon comte de FIESQUE (1613-1658) e Charles-Joseph comte de GAUCOURT(†1684). L'articolo stabilisce che, se al duca di Lorena piacerà stipulare il trattato, "non si farà alcun accordo che sia particolarmente incluso per la restituzione dei luoghi di Stenay, Clermont e Jametz, o che non gli si dia la ricompensa di cui si è già convenuto, e nel caso in cui [...] il duca di Lorena ritorni nei detti luoghi, il suo. Altesse Royale, et Monsieur le Prince, feront comprendre, dans led. traité, qui sera faict avec le Roy, la satisfaction de mond. sieur le Prince pour raison desd. places"... Bergerac 15 febbraio 1652. Ratifica dell'"articolo segreto" allegato al trattato del 24 gennaio, firmato dal principe di CONDÉ, che aggiunse 3 righe autografe riguardanti i 3 luoghi del suo apanage, che potevano essere ripresi dal duca di Lorena: "a condizione che io sia in effettivo possesso delle cose che mi si daranno per la mia restituzione e che io sia soddisfatto consegnando i miei luoghi". Seguono le ratifiche e le firme del principe di CONTI (Agen 11 febbraio) e della duchessa di LONGUEVILLE (Bordeaux 13 febbraio). Ex collezione di George John Warren Lord VERNON (1803-1866), con cartella originale.

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FRONDE. Luigi II di Borbone, principe di CONDÉ (1621-1686) "le Grand Condé". P.A.S. e 2 P.S., più un P.S. di GASTON D'ORLÉANS, gennaio-febbraio 1652; 1 pagina piccola in-4, 6 pagine in-fol., 1 pagina e mezza in-fol. più 1 pagina in-fol. Importante serie storica sulla Fronde e sull'alleanza di Gastone d'Orléans e dei principi contro Mazzarino, su istigazione del Gran Condé, con la sorella Anna duchessa di Longueville e il fratello Armand principe di Conti, che firmano insieme due dei documenti. L'emissario di Condé è Charles-Léon comte de FIESQUE (1613-1658). Saintes 7 gennaio 1752. P.A.S. (2 volte) da CONDÉ, dando procura al conte di Fiesque di "trattare con il mio signore, il duca d'Orléans, alle condizioni che riterrà opportune, promettendo di mantenere inviolabili e di ratificare tutti gli accordi che farà in mio nome, così come io prometto di fare la stessa cosa con mio fratello, mia sorella e tutti i miei amici"... Poi chiede al duca di Nemours (Charles-Amédée de Savoie duc de NEMOURS, 1624-1652), o "celuy qui commendemes troupes de Champagne et Bourgogne en son absence de faire avec les troupes quil commende les choses que luyord lec d'Orléans avec qui moy et mes amis ont traitté"... [Il documento reca ancora i segni che indicano che è stato piegato per formare una busta molto piccola destinata a essere accuratamente nascosta.] Parigi 24 gennaio 1652. Trattato con Gastone d'Orléans, ratificato e firmato dal principe di CONTI (Agen 11 febbraio), dalla duchessa di LONGUEVILLE (Bordeaux 13 febbraio) e da CONDÉ (Agen 16 febbraio). "Articoli e condizioni di cui Sua Altezza Reale e Monsieur le Prince hanno convenuto per l'espulsione del Cardinale Mazzarino dal Regno, in conseguenza delle dichiarazioni del Re e degli arresti dei Parlamenti di Francia intervenuti sui sigilli". Il trattato contiene 11 articoli, di cui citiamo i primi due: "Che Sua Altezza Reale e Monsieur le Prince sono pronti a deporre le armi, a ritirarsi dalla persona di Sua Maestà, a rientrare nei consigli e a contribuire con tutto ciò che è necessario a procurare la pace generale, a ristabilire gli affari e a ristabilire l'autorità del Re, se a Sua Maestà piace commettersi in buona fede, e che il Cardinale Mazarino lasci il regno e i luoghi della sua obbedienza, e lasci i suoi consigli, e lasci i suoi parenti e aderenti [...Che se al contrario gli arzigogoli del suddetto Cardinale Mazarino prevalgono sulla mente del Re e che contro i desideri e i sentimenti di tutta la Francia e a scapito delle dichiarazioni egli persiste nel mantenerlo, la qualità di zio di Sua Maestà che Sua Altezza Reale possiede, lo obbliga a prendere le misure necessarie per assicurare che i desideri del Re siano rispettati.A.R. lo obbliga continuamente a badare al bene del Regno e a resistere a ciò che può disturbare durante la minore età di Sua Maestà, e Monsieur le Prince non può esimersi dall'avere gli stessi sentimenti per l'onore che ha desiderato dal sangue reale, e considerando che non possono trovare sicurezza per le loro persone mentre sono condotti. Il cardinale Mazarino sarà padrone degli affari, hanno promesso e si sono reciprocamente obbligati, e sobillano sia per loro stessi, sia per Monsieur le Prince in particolare per Monsieur le Prince de Conty suo fratello e Madame la duchesse de Longueville sua sorella [...] di entrare in unione, di unire le forze, di usare il loro credito e i loro amici per procurare l'esclusione del cardinale Mazarino dal Regno"...[Parigi] 24 gennaio 1652. "Articolo segreto" che completa il trattato stipulato in data odierna tra Sua Altezza Reale e il Principe di Condé, firmato da GASTON D'ORLÉANS, e "in nome e per conto di Monsieur le Prince", Charles-Léon comte de FIESQUE (1613-1658) e Charles-Joseph comte de GAUCOURT(†1684). L'articolo stabilisce che, se al duca di Lorena piacerà stipulare il trattato, "non si farà alcun accordo che sia particolarmente incluso per la restituzione dei luoghi di Stenay, Clermont e Jametz, o che non gli si dia la ricompensa di cui si è già convenuto, e nel caso in cui [...] il duca di Lorena ritorni nei detti luoghi, il suo. Altesse Royale, et Monsieur le Prince, feront comprendre, dans led. traité, qui sera faict avec le Roy, la satisfaction de mond. sieur le Prince pour raison desd. places"... Bergerac 15 febbraio 1652. Ratifica dell'"articolo segreto" allegato al trattato del 24 gennaio, firmato dal principe di CONDÉ, che aggiunse 3 righe autografe riguardanti i 3 luoghi del suo apanage, che potevano essere ripresi dal duca di Lorena: "a condizione che io sia in effettivo possesso delle cose che mi si daranno per la mia restituzione e che io sia soddisfatto consegnando i miei luoghi". Seguono le ratifiche e le firme del principe di CONTI (Agen 11 febbraio) e della duchessa di LONGUEVILLE (Bordeaux 13 febbraio). Ex collezione di George John Warren Lord VERNON (1803-1866), con cartella originale.

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