GENET, Jean. Le Journal du voleur.
Frammenti autografi accompagnati dai relativi…
Descrizione

GENET, Jean.

Le Journal du voleur. Frammenti autografi accompagnati dai relativi dattiloscritti, montati su linguette: 2 volumi in folio con copertina morbida in marocchino rosso, fodera in marocchino blu. Copioso insieme di manoscritti autografi accompagnati dai relativi dattiloscritti. Si tratta di 136 pagine autografe di varie dimensioni su fogli di carta scolastica a quadretti, alcune ritagliate, in inchiostro blu o nero, o a matita. Si tratta di un gran numero di aggiunte e modifiche destinate a essere inserite nel corpo del testo, ma anche di manoscritti di lavoro di interi passaggi. Sul retro di una decina di questi fogli ci sono aggiunte autografe di una o due righe. Dopo o di fronte alle note autografe (che vanno da poche righe a diverse pagine), la versione dattiloscritta della maggior parte di esse è stata montata su 83 fogli in-4 o in-8. I fogli autografi presentano numerose correzioni, a volte in due inchiostri diversi, lasciando visibili, sotto la barratura, brani inediti. Diversi passaggi autografi si trovano nell'edizione originale del 1948, ma saranno in parte espunti nell'edizione Gallimard del 1949. Due delle pagine dattiloscritte presentano anche correzioni autografe, tra cui un passaggio inedito, che è stato cancellato, sull'arresto di Genet da parte dei contadini di Tourange, dopo la sua fuga dalla colonia di Mettray. ALLA TESTA DEL PRIMO VOLUME SONO STATI MONTATI DUE FOGLI AUTOGRAFI FIRMATI. Il primo è un invio: Jean Genet // Journal du voleur // Questa prima parte deve essere collocata all'inizio del libro // Amitiés // Genet . La seconda è: questa parte è alla fine di tutto // Genet. Quest'ultimo foglio si riferisce all'insieme di pagine autografe, numerate da Genet da 1 a 16, che sono state montate nel secondo volume, dopo un foglio che reca la dicitura autografa: FINE del Diario. Non si tratta però dell'ultima pagina del romanzo, ma dell'ultimo accenno al personaggio di Armand (pp. 1287-1299, ed. La Pléiade), con una variante inedita, che non si trova nel dattiloscritto allegato: Per me Armand giustificava ancora di più il suo potere: veniva anche dalla sventura, dall'abiezione. Questo pizzo di carta aveva la stessa fragile struttura, non fatta per il vostro mondo [morale], dei trucchi del mendicante. Apparteneva all'artificio, era posticcio come le ferite, i monconi, la cecità.

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GENET, Jean.

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