AN ILLUMINATED CALLIGRAPHY ATTRIBUTED TO YAQUT AL-MUSTA’SIMI, BAGHDAD, 681 AH/12…
Descrizione

AN ILLUMINATED CALLIGRAPHY ATTRIBUTED TO YAQUT AL-MUSTA’SIMI, BAGHDAD, 681 AH/1282 AD

Un manoscritto arabo su carta, raffigurante calligrafie in diverse scritture. Poema arabo di lamento di ALi Bin Talib, in lutto per la perdita di suo zio Hamzah durante la battaglia di Uhud. Il primo e l'ultimo verso in grande scrittura nera thuluth riservata in nuvole su un fondo decorato a fiori. Le altre 4 righe in scrittura nera naskh. Diagonalmente datato e cantato da Yaqut al-Musta'simi. Testo:23 per 15 cm pagina:31 per 20 cm NOTA CATALOGO Lo studio delle caratteristiche della scrittura su questo pannello porta alla convinzione che la linea Ketebe sia stata scritta da Yaqut al-Musta'simi e che l'opera sia di sua mano. È chiaro che l'opera rappresenta sia gli stili calligrafici del periodo che lo stile particolare di Yaqut al-Musta'simi. Yaqut al-Musta'simi è uno dei più famosi e ammirati, forse il più celebrato, dei calligrafi islamici. Il suo nome completo era Abu'l Majd Jamal al-Din Yaqut ibn 'Abdullah, ed era nato, si pensa, all'inizio del XIII secolo, in Anatolia, anche se ci sono stati suggerimenti che fosse abissino. Il nome Yaqut, 'rubino', era un nome comune per gli schiavi, e si suppone che sia stato portato come schiavo (forse anche convertendosi all'Islam) a Baghdad in gioventù al servizio dell'ultimo califfo abbaside, al-Musta'sim billah (da cui il suo epiteto). Lì fu segretario ufficiale (katib al-diwan) e riuscì a sopravvivere al sacco della città da parte dei mongoli nel 1258. Studiò calligrafia con uno dei maestri di quel periodo, Safi al-Din 'Abd al-Mu'min al-Urmawi (morto nel 1294), e anche sotto Juwayni, diventando bibliotecario della famosa madrasa Mustansiriyyah. Morì intorno al 697 AH/1298 d.C. Si è sempre parlato di Yaqut per la sua padronanza delle 'Sei penne', in particolare del thuluth, e anche per aver sviluppato un nuovo stile di scrittura naskhi tagliando il pennino della sua penna in modo diverso. Si dice che si esercitasse nella calligrafia ogni giorno copiando due sezioni del Corano, mantenendo questa pratica (secondo la leggenda) anche durante l'assedio mongolo, nascondendosi in cima a un minareto.

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AN ILLUMINATED CALLIGRAPHY ATTRIBUTED TO YAQUT AL-MUSTA’SIMI, BAGHDAD, 681 AH/1282 AD

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