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Statua egizia in calcare di Iside Lactans. Periodo romano, 30 a.C.-323 d.C. Statuetta in pietra calcarea della dea Iside seduta su un trono, che allatta in grembo il figlio Harpokrates, ora in gran parte mancante; la parte inferiore della testa ancora parzialmente conservata, parrucca tripartita visibile; attorno al collo un collare elaborato, decorato con perline triangolari; vestita con una lunga veste e un mantello finemente plissettati; il trono posto su un basamento rialzato. Vedi immagini simili di Iside in Walker, S. & Higgs, P., Cleopatra of Egypt, from History to the Myth, London, 2001, voci I.26, IV.10; vedi anche vari esempi simili in Higgins, S., 'Divine Mothers, The influence of Isis on the Virgin Mary in Egyptian Lactans-Iconography' in Journal of the Canadian Society for Coptic Studies 3-4, January 2012, pp. 71-86, figs.2, 5, 7. 1,8 kg, 18,5 cm (7 1/4 in.) Collezione privata del Prof Joseph Laissus (1900-1969), professore di metallografia e presidente della Società Francese di Jules Verne. Collezione privata di un medico professionista. Accompagnata da una relazione accademica del dottor Raffaele D'Amato. La mano destra sollevata identifica il soggetto come la dea Iside Lactans che allatta Arpocrate-Horus. Spesso le regine tolemaiche venivano rappresentate come la dea Iside, ma l'assenza di un volto rende impossibile qualsiasi identificazione. Tuttavia, era molto probabilmente una statuetta votiva. Il soggetto fu ancora rappresentato in epoche successive e influenzò fortemente l'iconografia paleocristiana della Vergine Maria.
londres, Regno Unito