ROSSINI Gioacchino (1792-1868) MANUSCRIT autografo, Bologna 20 aprile 1848-Passy…
Descrizione

ROSSINI Gioacchino (1792-1868)

MANUSCRIT autografo, Bologna 20 aprile 1848-Passy 20 giugno 1868; 6 pagine in-4 in un libretto di 4 fogli di carta bluastra rilegati con un piccolo cordone giallo e nero; in italiano. Il prezioso testamento olografo di Rossini, ampiamente corretto e poi annullato cinque mesi prima della sua morte. [Rossini lasciò alla sua morte una fortuna colossale valutata in oltre 2.500.000 franchi d'oro]. Questo testamento fu scritto da Rossini a Bologna il 20 aprile 1848. Prevede una somma destinata a pagare il suo funerale e la sua sepoltura nel lotto che possiede nel cimitero comunale. Ha fatto vari lasciti alla sua famiglia: zii materni e cugini. Alla sua carissima moglie Olympe, che fu sempre una compagna affettuosa e fedele, lascia in piena proprietà tutti i suoi mobili, biancheria, arazzi, porcellane, vasi, carrozze, cavalli, bronzi, cornici, ecc., tutto ciò che si trova nelle sue case in città e in campagna; esclude l'argenteria, i gioielli e gli oggetti preziosi (scatole, anelli, catene, armi, medaglie, orologi, ecc.) che saranno venduti dai suoi esecutori. Sua moglie può scegliere e prendere dalla sua proprietà terriera o dal suo reddito l'equivalente della dote portata al loro matrimonio. Nominò sua moglie usufruttuaria di tutti i suoi beni a vita, e fece dei comuni di Bologna e Pesaro i suoi eredi in parti uguali, per fondare e dotare un Liceo Filarmonico. Egli vieta a queste comunità la minima interferenza durante l'usufrutto, che la moglie potrà godere in piena libertà. Poi nomina i suoi esecutori testamentari: G. Zucchini, G. Gandolfi, con l'assistenza di R. Bajetti e Cl. Giovanardi. Ha fatto l'elemosina ai Trovatelli e alla Casa di Pietà di Bologna. Prevede una donazione al suo notaio Cesare Stagni, che lo ha aiutato a redigere questo testamento, e ne redigerà una copia autentica. Si riserva il diritto di modificare in futuro questo testamento, che afferma essere l'espressione della sua ultima volontà, e che ha scritto interamente di suo pugno. Rossini ha poi corretto questo testamento, facendo aggiunte e modifiche a margine. Nel caso in cui i suoi genitori morissero prima di lui, ha previsto che le somme siano trasmesse ai loro figli. Ha modificato la designazione dei suoi eredi, rendendo la sua città natale di Pesaro l'unica erede a fondare una Scuola Filarmonica ("mia erede la Comunita di Pesaro mia Patria per fondo e dotazione di un Liceo Filarmonico da instituirsi in quella Città"). Nominò nuovi esecutori: il marchese Carlo Bevilacqua e Marco Minghetti di Bologna, e a Parigi Vincenzo Buffarini... Più tardi, il 20 giugno 1868, Rossini annullò questo testamento, cancellando la sua prima firma e scrivendo: "Quest Testamento è nullo. Rossini. Passy di Parigi 20 giugno 1868".

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ROSSINI Gioacchino (1792-1868)

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