Descrizione
ATTRIBUITO A FRANCESCO MONTELLATICI, DETTO CECCO BRAVO (1607-1661) LA TENTAZIONE Tela Vecchi restauri Senza cornice Attr. a F. Montellatici detto Cecco Bravo, La tentazione, tela, senza cornice, vecchi restauri 107 x 163 cm - 42,1 x 64,2 in. Avendo iniziato come brillante decoratore di affreschi (Firenze, Santissima Annunziata, Casa Buonarroti nel 1636, Palazzo Pitti nel 1637), il carattere antiaccademico della pittura di Cecco Bravo gli impedì di continuare in questa direzione e si dedicò a dipinti in cui i soggetti erano trattati in modo strano e fantastico. Insieme a Sebastiano Mazzoni, egli rappresenta la tendenza veneziana delle pennellate brillanti e della luce scintillante della pittura fiorentina del Seicento. Un'altra versione di questa composizione è conservata in una collezione privata fiorentina (data a Cecco Bravo, repr. in Mina Gregori, "Uno spaccato della pittura fiorentina del Seicento. La collezione Piero Bigongiari", Apollo, luglio 1974, n. 149, p. 224, ill. 16).
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ATTRIBUITO A FRANCESCO MONTELLATICI, DETTO CECCO BRAVO (1607-1661) LA TENTAZIONE Tela Vecchi restauri Senza cornice Attr. a F. Montellatici detto Cecco Bravo, La tentazione, tela, senza cornice, vecchi restauri 107 x 163 cm - 42,1 x 64,2 in. Avendo iniziato come brillante decoratore di affreschi (Firenze, Santissima Annunziata, Casa Buonarroti nel 1636, Palazzo Pitti nel 1637), il carattere antiaccademico della pittura di Cecco Bravo gli impedì di continuare in questa direzione e si dedicò a dipinti in cui i soggetti erano trattati in modo strano e fantastico. Insieme a Sebastiano Mazzoni, egli rappresenta la tendenza veneziana delle pennellate brillanti e della luce scintillante della pittura fiorentina del Seicento. Un'altra versione di questa composizione è conservata in una collezione privata fiorentina (data a Cecco Bravo, repr. in Mina Gregori, "Uno spaccato della pittura fiorentina del Seicento. La collezione Piero Bigongiari", Apollo, luglio 1974, n. 149, p. 224, ill. 16).
