Descrizione
Charles Lapicque (francese, 1898-1988) San Zaccaria, 1956 Tela firmata e datata 56. Altezza 130,5, larghezza 81 cm. Provenienza: collezione Alain e Violette Merle. Bibliografia: - Philippe Bouchet, "Charles Lapicque, Le Dérangeur", éditions Thalia, 2009, un dipinto vicino a p. 37 (163x97 datato 1956). - Bernard Balanci, "Charles Lapicque, Catalogue raisonné de l'œuvre peint et de la sculpture", edizioni Mayer, 1973, opere vicine illustrate n°324 e n°325. La chiesa di San Zaccaria, cara a Lapicque, ospita nel suo coro l'affresco barocco di Girolamo Pellegrini (1624-1700) che rappresenta San Zaccaria in gloria. Lapicque fece molte visite alla Serenissima, dopo aver ricevuto un premio alla Biennale di Venezia nel 1953. Ispirato da questo monastero benedettino, Lapicque traduce in questa pittura la memoria del movimento e il desiderio di mostrare punti di vista inaccessibili. Notte scura e torce incandescenti, esterni e interni, appaiono simultaneamente in una visione sintetica.
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Charles Lapicque (francese, 1898-1988) San Zaccaria, 1956 Tela firmata e datata 56. Altezza 130,5, larghezza 81 cm. Provenienza: collezione Alain e Violette Merle. Bibliografia: - Philippe Bouchet, "Charles Lapicque, Le Dérangeur", éditions Thalia, 2009, un dipinto vicino a p. 37 (163x97 datato 1956). - Bernard Balanci, "Charles Lapicque, Catalogue raisonné de l'œuvre peint et de la sculpture", edizioni Mayer, 1973, opere vicine illustrate n°324 e n°325. La chiesa di San Zaccaria, cara a Lapicque, ospita nel suo coro l'affresco barocco di Girolamo Pellegrini (1624-1700) che rappresenta San Zaccaria in gloria. Lapicque fece molte visite alla Serenissima, dopo aver ricevuto un premio alla Biennale di Venezia nel 1953. Ispirato da questo monastero benedettino, Lapicque traduce in questa pittura la memoria del movimento e il desiderio di mostrare punti di vista inaccessibili. Notte scura e torce incandescenti, esterni e interni, appaiono simultaneamente in una visione sintetica.
