Ladislas SLEWINSKI (1854-1918)

Natura morta con una brocca verde, circa 1902 Olio su tela. Sul rovescio una seconda composizione cloisonnista, "Maisons au bord de la Mer (le Pouldu?, 1911". 46 x 55 cm (Piccolo strappo nella tovaglia in basso a destra) Provenienza : - Studio dell'artista - Collezione Primel, - Nei discendenti. Bibliografia : Catalogo ragionato di Ladislas Slewinski, a cura di Wladyslawa Jaworska, Edizioni del Museo del Popolo di Varsavia, 1981, (n°99), illustrato al n°83, nota 99 p 91. Per la composizione sul rovescio "Maisons au bord de la Mer (le Pouldu ?, 1911). rovescio illustrato sotto il n°254, avviso n°282 p116. Per Slewinski, la natura morta è un mezzo essenziale e molto personale per tradurre la realtà pittorica, alla pari con le possibilità del paesaggio e del ritratto. Le sue prime nature morte furono eseguite sotto l'influenza di Gauguin, che aveva imparato la sua lezione da Cézanne. Tuttavia, il pittore adottò presto disposizioni di grande semplicità: scelta modesta degli oggetti, colori limitati, luce distribuita uniformemente senza eccessiva brillantezza o ombre, materia minima elegantemente levigata dal pennello. Qui Slewinski consegna un capolavoro di natura morta in cui il mistero e il silenzio sono la manifestazione completa dell'anima polacca del pittore. Kompozycje martwych natur Ślewińskiego charakteryzują się niezwykłą prostotą ujęcia : pospolite przedmioty, skromna gama kolorów, światło padające równomiernie i nie tworzące zbędnych cieni i odblasków, płaska plama barwna upłaszczona płynnym duktem pędzla. Owe ciche istnienie przedmiotów skłania do kontemplacji i wzmacnia wrażenie "zwyczajnej niezwykłości". Również i w tej martwej naturze Ślewiński oddaje nastrój tajemniczości i ciszy które są kwintesencją jego polskiej duszy.