Nkusu dacosta (Felelo) (Bas-Congo, 1914 – 1995, Kinshasa, DRC)

Olio su Isorel anni 70/80, firmato, 56 x 78 cm. Uno dei decani della pittura congolese moderna Nel 1958 partecipò all'esposizione universale di Bruxelles e nel 1966 le sue opere furono presentate al primo festival delle arti nere a Dakar. Nkusu è anche profondamente religioso. Questo aspetto della sua personalità appare nei suoi numerosi dipinti di ispirazione religiosa. Vivendo molto vicino alla vita semplice e tradizionale, traspone con grande delicatezza e gusto le scene di vita biblica in un contesto africano. I suoi "Cristi" sono africani. La Sacra Famiglia attraversa un villaggio della giungla a dorso di un'antilope, la Presa miracolosa si svolge su un fiume zairese in canoa Rimane profondamente legato, nei suoi temi, alle radici della sua terra e ama l'arte tradizionale da cui trae ispirazione Nel 1978, l'AICA/Zaire gli conferisce la Tavolozza d'oro, un'insegna che premia gli artisti attivi da almeno trent'anni