Null GIULIO TURCATO 


(Mantova 1912 - Roma 1995)





La pelle, 1960 circa


Te…
Descrizione

GIULIO TURCATO (Mantova 1912 - Roma 1995) La pelle, 1960 circa Terre granulose e segni su collage su tavola con telaio in pino, cm. 80 x 160 Numero di archiviazione al retro PROVENIENZA Atelier dell'Artista nel 1962 Collezione Marina Frontali, Roma Eredi Marina Frontali, Roma Importante dipinto degli anni '60 del grande Maestro, che iniziò il ciclo delle 'Pelle', proprio in quell'anno. Le prime opere comparirono nel 1962 sul mercato, anno di acquisizione di questa opera da parte della collezionista romana Marina Frontali. Emilio Villa scrive sul tema: ' I primi collages della serie 'La pelle', erano costituiti da carte trasparenti e pergamene segnate da tratti di lapis copiativo'. Il Critico vi intravide anche 'il simbolo del terrore moderno testimonio di una repentina razzia nel campo del dolore, del cimento e del rischio quotidiano'. L'opera fu acquistata, come comunicazione della attuale proprietà, da Marina Frontali amica di Chiara Andreis, compagna in quegli anni di Achille Perilli. Tramite quest'ultima la Frontali entrò in contatto con il pittore dal quale acquisì l'opera nel 1962. Ricordiamo la collezionista recentemente scomparsa con questa nostra scheda Archiviazione di Giulio Turcato con n. E.3662138118-Rpost Attestato di archiviazione dell'Archivio Giulio Turcato

53 

GIULIO TURCATO (Mantova 1912 - Roma 1995) La pelle, 1960 circa Terre granulose e segni su collage su tavola con telaio in pino, cm. 80 x 160 Numero di archiviazione al retro PROVENIENZA Atelier dell'Artista nel 1962 Collezione Marina Frontali, Roma Eredi Marina Frontali, Roma Importante dipinto degli anni '60 del grande Maestro, che iniziò il ciclo delle 'Pelle', proprio in quell'anno. Le prime opere comparirono nel 1962 sul mercato, anno di acquisizione di questa opera da parte della collezionista romana Marina Frontali. Emilio Villa scrive sul tema: ' I primi collages della serie 'La pelle', erano costituiti da carte trasparenti e pergamene segnate da tratti di lapis copiativo'. Il Critico vi intravide anche 'il simbolo del terrore moderno testimonio di una repentina razzia nel campo del dolore, del cimento e del rischio quotidiano'. L'opera fu acquistata, come comunicazione della attuale proprietà, da Marina Frontali amica di Chiara Andreis, compagna in quegli anni di Achille Perilli. Tramite quest'ultima la Frontali entrò in contatto con il pittore dal quale acquisì l'opera nel 1962. Ricordiamo la collezionista recentemente scomparsa con questa nostra scheda Archiviazione di Giulio Turcato con n. E.3662138118-Rpost Attestato di archiviazione dell'Archivio Giulio Turcato

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati