MATHIEU DUCOURNAU (NÉ EN 1965 AU MAROC)

"Nymheas", 2017. Lancio di filo di cotone su tela montata su barella. A: 110 x L: 150 cm Un'opera dell'artista, "Papillon #1" è attualmente esposta al Musée des Arts Décoratifs di Parigi. "Mathieu Ducournau gioca con il figurativo e l'astratto. Artista atipico, sceglie il filo come mezzo privilegiato della sua espressione artistica. Che questo filo sia sgrossato dalla sua macchina da cucire o che si attorcigli liberamente alla tela, come un ricamo, il filo è un conduttore, il rivelatore di una linea, uno sguardo, un sorriso... Da un lato, ci sono le topografie, che sono come rilievi astratti dove ognuno può vedere ciò che vuole vedere... e dall'altro, i ritratti. Il tema del ritratto fa parte di una tradizione pittorica, ma a poco a poco, il motivo migrerà, si staccherà, come una Sindone contemporanea! Con la serie Anonymes, l'artista trasfigura ogni dettaglio, fino a far emergere la personalità del modello. Poi l'artista continua ad esplorare la rappresentazione del ritratto attraverso i secoli, con alcune grandi figure della memoria collettiva. Da Velázquez a Vinci, da Rembrandt a El Greco, passando per l'icona contemporanea per eccellenza: l'emoticon. I riferimenti e gli omaggi scorrono a fiumi. Come miraggi, questi ritratti ci trasportano con la loro presenza molto speciale, quasi spettrale. Ritratti della memoria, non siamo più noi a guardare la Gioconda o la Menina, ma loro a guardare noi. I fili usati come vernice secca, fondendosi e sovrapponendosi, fanno apparire questi volti come se fossero in tre dimensioni. Appaiono sfocati, ma diventano tanto più reali, tanto più vivi! Mathieu Ducournau è nato in Marocco e vive e lavora a Parigi. Artista intuitivo e insolito, ha esplorato le possibilità della pittura da solo prima di incontrare il filo e il potenziale della macchina da cucire. Espone regolarmente dal 1996 e collabora anche con marchi di lusso francesi come Taillardat e Hermès. Amélie Margot Chevalier, direttore artistico della Galerie Chevalier, dicembre 2017. Un certificato di autenticità sarà fornito dalla Galerie Chevalier et Parsua che lo rappresenta a Parigi.