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DUE MODELLI DI AMAZONASPAPAGES Meissen, modelli del 1741 circa di J. J. Kändler. Come controparti, modelli della "varietà media". Le basi dei rami modellate, una con rialzi in verde, applicate con foglie. Dipinto in colori vivaci, in blu, rosso e verde o giallo. Un modello con tracce di un marchio di spada blu sul lato inferiore non smaltato (e numero di inventario 127 in nero), l'altro modello con marchio di stampa 57. H 14 cm. Il lavoro di Kändler riporta nell'ottobre 1741: "7. un nuovo Pappagoy poussiret di grado medio a Thon, che corrisponde al Pappagoy già nel Waaren Laager. Pappagoy già nel magazzino. (Pietsch 2002, p. 83). Pezzi a confronto: Metropolitan Museum of Art (Inv. No. 1974.356.376); M. Kunze-Köllensperger, Sammlung Guttmann, VII, 1999, p. 85, No.95,96; M. Röbbig, Farbensprühende Kostbarkeiten. I pappagalli, in: Kabinettstücke, 2006, pp. 109-143, cat. No. 15, 17. I pappagalli erano tra le specie di uccelli più popolari nei serraglio principeschi e una grande varietà di specie fu realizzata in porcellana. Poco dopo i pappagalli a grandezza naturale del 1733 per il Palazzo giapponese, Kändler aveva modellato esemplari più piccoli di 12 cm di grandezza nel 1735, i modelli di medie e grandi dimensioni seguirono al più tardi nel maggio 1740 (Pietsch 2002, p.70 u. Röbbig 2006, p. 123). La popolarità degli uccelli esotici si riflette nelle numerose commissioni, tra cui per il parigino Marchand-Mercier Huët intorno al 1740, o per la contessa Moschinska a Dresda, per la quale Kändler realizzò "un uccello indiano di discrete dimensioni (...)" (Röbbig 2006, p. 131) e infine anche per la corte sassone come commissione speciale per l'Elettrice sassone Maria Josepha (1699-1757), moglie del re August III, per il quale Kändler eseguì un grande gruppo in porcellana con una coppia di pappagalli nel 1745 (Pietsch 2002, p. 107). Questo oggetto contrassegnato con * (asterisco) è interamente soggetto a IVA, cioè per questi oggetti l'IVA è applicata sul prezzo di aggiudicazione più il premio del compratore. Gli acquirenti che presentano una dichiarazione di esportazione legalmente timbrata saranno rimborsati dell'IVA.

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