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Busto di PIE VII come pontefice (1800-1823)

Italia, inizio del 19° secolo…
Descrizione

Busto di PIE VII come pontefice (1800-1823) Italia, inizio del 19° secolo Scagliola H. 96 cm, L. 58 cm, P. 21 cm Medaglione con lo stemma di Pio VII, in 1, con la croce patriarcale su un monte, le tre lettere PAX sul tutto; in 2, con tre teste moresche in una fascia e sul capo tre stelle a sei punte, file 1 e 2. Monogramma sul retro: E.G in un rombo Questo busto in scagliola, posto su una base di marmo giallo con venature nere, rappresenta Pio VII, eletto papa a Venezia il 14 marzo 1800. Lo stemma visibile sul medaglione che chiude il laccio che tiene i due lati della sua stola al suo manto bordato di ermellino, da cui sporge il colletto della sua tonaca, ci permette di identificare con certezza il sovrano pontefice. Il nostro modello indossa lo stesso vestito di tutti i suoi ritratti ufficiali, tranne il medaglione, che non si trova altrove, e il ricamo sulla stola, che cambia ogni volta. Non ha né lo sguardo preoccupato del modello di Canova (fig. 1), né l'atteggiamento ieratico dei busti di Deseine (fig. 2-3) I grandi riccioli di capelli che fuoriescono dal suo copricapo o le pieghe del suo abbigliamento sono tratti da dipinti di Wicar o David, commissionati da Napoleone, e ampiamente diffusi attraverso le incisioni (fig. 4). Qui, tuttavia, appare riflessivo e più giovane dei suoi sessant'anni. Il nostro scultore ha creato un doppio ritratto fisico e morale di Pio VII, nato Chiaramonti (1742-1823). Attraverso lo stemma, ha sottolineato le sue origini nobili; attraverso il suo atteggiamento riflessivo, le sue qualità di stratega in gamba. Questo papa, immerso nella filosofia dell'Illuminismo, mantenne una relazione ambivalente con lo stato francese. Anche se non era d'accordo con i progetti concordatari di Napoleone Bonaparte, celebrò l'incoronazione imperiale a Notre Dame de Paris nel 1804. Imprigionato dall'imperatore nel 1809, decise di firmare il Concordato di Fontainebleau nel 1813 ma si ritirò. L'anno seguente, entrò trionfalmente a Roma. Dopo essere stato prigioniero dei francesi, affermò la sua autorità sulla scena politica europea intercedendo a favore di Napoleone per migliorare le condizioni della sua prigionia a Sant'Elena e accogliendo la famiglia imperiale esiliata nel suo riconquistato stato pontificio.

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Busto di PIE VII come pontefice (1800-1823) Italia, inizio del 19° secolo Scagliola H. 96 cm, L. 58 cm, P. 21 cm Medaglione con lo stemma di Pio VII, in 1, con la croce patriarcale su un monte, le tre lettere PAX sul tutto; in 2, con tre teste moresche in una fascia e sul capo tre stelle a sei punte, file 1 e 2. Monogramma sul retro: E.G in un rombo Questo busto in scagliola, posto su una base di marmo giallo con venature nere, rappresenta Pio VII, eletto papa a Venezia il 14 marzo 1800. Lo stemma visibile sul medaglione che chiude il laccio che tiene i due lati della sua stola al suo manto bordato di ermellino, da cui sporge il colletto della sua tonaca, ci permette di identificare con certezza il sovrano pontefice. Il nostro modello indossa lo stesso vestito di tutti i suoi ritratti ufficiali, tranne il medaglione, che non si trova altrove, e il ricamo sulla stola, che cambia ogni volta. Non ha né lo sguardo preoccupato del modello di Canova (fig. 1), né l'atteggiamento ieratico dei busti di Deseine (fig. 2-3) I grandi riccioli di capelli che fuoriescono dal suo copricapo o le pieghe del suo abbigliamento sono tratti da dipinti di Wicar o David, commissionati da Napoleone, e ampiamente diffusi attraverso le incisioni (fig. 4). Qui, tuttavia, appare riflessivo e più giovane dei suoi sessant'anni. Il nostro scultore ha creato un doppio ritratto fisico e morale di Pio VII, nato Chiaramonti (1742-1823). Attraverso lo stemma, ha sottolineato le sue origini nobili; attraverso il suo atteggiamento riflessivo, le sue qualità di stratega in gamba. Questo papa, immerso nella filosofia dell'Illuminismo, mantenne una relazione ambivalente con lo stato francese. Anche se non era d'accordo con i progetti concordatari di Napoleone Bonaparte, celebrò l'incoronazione imperiale a Notre Dame de Paris nel 1804. Imprigionato dall'imperatore nel 1809, decise di firmare il Concordato di Fontainebleau nel 1813 ma si ritirò. L'anno seguente, entrò trionfalmente a Roma. Dopo essere stato prigioniero dei francesi, affermò la sua autorità sulla scena politica europea intercedendo a favore di Napoleone per migliorare le condizioni della sua prigionia a Sant'Elena e accogliendo la famiglia imperiale esiliata nel suo riconquistato stato pontificio.

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