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COPPIA DI CONSOLE EMICRICHE Italia, fine XVIII secolo

Legno intagliato, d…
Descrizione

COPPIA DI CONSOLE EMICRICHE Italia, fine XVIII secolo Legno intagliato, dorato e dipinto; vassoi in scagliola H. 89,5 cm, L. 143,5 cm, P. 65 cm Molto riccamente intagliate nella loro doratura originale, questa coppia di consolle neoclassiche italiane a mezza luna si distinguono per i loro eccezionali vassoi in scagliola eseguiti ad imitazione del porfido rosso antico con un'ampia bordura frontale a fondo lapis e motivi policromi su fondo oro. La base in legno dorato mostra una ricca decorazione scolpita con bordi modellati e un fregio di palmette stilizzate che poggiano su due piccole volute. Quattro gambe affusolate con scanalature ritorte, punteggiate da anelli e corolle di foglie, sostengono il tutto, terminando in artigli. Le due gambe anteriori sono punteggiate da un'imponente aquila ad ali spiegate. Le due console poggiano su un piedistallo con piccoli piedi circolari, con frontali curvi con bordi a foglia smerlati e un terrazzo dipinto con finto marmo. L'uso dell'aquila ad ali spiegate, allegoria di Giove, le cui saette adornano la cintura di ogni console, simboli di potere, fu usato in Italia durante il periodo neoclassico, particolarmente a Roma e nelle Marche. Aquile simili adornano, per esempio, una console accanto alla quale sta il cardinale Andrea Archett i, raffigurato in un dipinto del 1787 e ora in una collezione privata (fi g.1). Si trovano anche su tre console riprodotte ne Il Mobile Neoclassico in Italia di Enrico Colle, una monopiede realizzata in una bottega romana (fi g.2), le altre due, in legno intagliato e dipinto, realizzate in una bottega marchigiana e conservate nella Pinacoteca di Piceno (fi g.3 e 4).

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COPPIA DI CONSOLE EMICRICHE Italia, fine XVIII secolo Legno intagliato, dorato e dipinto; vassoi in scagliola H. 89,5 cm, L. 143,5 cm, P. 65 cm Molto riccamente intagliate nella loro doratura originale, questa coppia di consolle neoclassiche italiane a mezza luna si distinguono per i loro eccezionali vassoi in scagliola eseguiti ad imitazione del porfido rosso antico con un'ampia bordura frontale a fondo lapis e motivi policromi su fondo oro. La base in legno dorato mostra una ricca decorazione scolpita con bordi modellati e un fregio di palmette stilizzate che poggiano su due piccole volute. Quattro gambe affusolate con scanalature ritorte, punteggiate da anelli e corolle di foglie, sostengono il tutto, terminando in artigli. Le due gambe anteriori sono punteggiate da un'imponente aquila ad ali spiegate. Le due console poggiano su un piedistallo con piccoli piedi circolari, con frontali curvi con bordi a foglia smerlati e un terrazzo dipinto con finto marmo. L'uso dell'aquila ad ali spiegate, allegoria di Giove, le cui saette adornano la cintura di ogni console, simboli di potere, fu usato in Italia durante il periodo neoclassico, particolarmente a Roma e nelle Marche. Aquile simili adornano, per esempio, una console accanto alla quale sta il cardinale Andrea Archett i, raffigurato in un dipinto del 1787 e ora in una collezione privata (fi g.1). Si trovano anche su tre console riprodotte ne Il Mobile Neoclassico in Italia di Enrico Colle, una monopiede realizzata in una bottega romana (fi g.2), le altre due, in legno intagliato e dipinto, realizzate in una bottega marchigiana e conservate nella Pinacoteca di Piceno (fi g.3 e 4).

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