D'après les dessins de JEAN-CHARLES DELAFOSSE (1734 - 1789) 


CONSOLE IN LEGNO …
Descrizione

D'après les dessins de JEAN-CHARLES DELAFOSSE (1734 - 1789)

CONSOLE IN LEGNO DORATO Parigi, circa 1768 - 1773 Legno intagliato e dorato; marmo breccia di Montmeyan Riparazione dei danni al marmo H. 88,5 cm, L. 113,5 cm, P. 50,5 cm La nostra console in legno intagliato e dorato di forma ondulata è decorata sulle sue cinture con un fregio di pali. Sul fronte, una ghirlanda di foglie di quercia staccata in rilievo si srotola e scorre. Le gambe affusolate, scanalate e filettate sostengono il tavolo sormontato da un piano di marmo. Quintessenza del "gusto greco" in voga a Parigi nel 1765, questa consolle si ispira direttamente alle incisioni dell'ornatista Jean-Charles Delafosse e ha lo stesso carattere forte. Jean-Charles Delafosse era soprattutto un architetto che sapeva mostrare la sua originalità nell'ornamento. Il primo disegno conosciuto del nostro ornatista risale al 1763. Si tratta di un progetto per un piedistallo per il re, ora conservato nella biblioteca dell'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Nel 1768, Delafosse pubblicò centotto tavole incise da lui stesso e riunite in dieci libretti in una collezione intitolata Nouvelle iconologie historique ou attributs hiéroglyphiques, qui ont pour objet les quatre éléments, les quatre parties du monde, les quatre saisons et les différentes complexion de l'homme, dédiée aux artistes par Ch. Delafosse, architecte, décorateur et professeur de dessins, Paris 1768. Inizialmente comprendeva una serie di trofei caratterizzati da un severo stile neoclassico. Da allora in poi, Delafosse non ha mai smesso di completare il suo lavoro includendo ulteriori quaderni che gli hanno permesso di esprimersi in tutti i settori dell'interior design e delle arti decorative. Moltiplicò i modelli di mobili, sedili, lampade, vasi e oggetti di ogni genere che ispirarono notevolmente la produzione di artisti e artigiani. La più grande virtù di Delafosse era la sua immaginazione, che lo portava anche a dare alle sue creazioni dei nomi fantasiosi, come "papote en gondole", "convalescente" o "d'obligeante" per designare una pastorella, o "veilleuse à la turque". Delafosse fu uno dei principali iniziatori di questo gusto greco che era di gran moda a Parigi nel 1765: influenzò molti artisti dell'ornamentazione del periodo Luigi XVI, come Mathieu Liard, Boucher Fils, Jean-François Forty, Lalonde, Prieur o Aubert Parent. Nel suo Journal, Guienne, che lo conosceva bene, scrisse nel 1787: "La sua immaginazione in architettura potrebbe essere paragonata a quella di Milton in poesia, è più un pittore che un architetto".

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D'après les dessins de JEAN-CHARLES DELAFOSSE (1734 - 1789)

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