ANDREA BRUSTOLON (Belluno, 1662-1732) 


PUTTI E DRAGONE DI MARE PRESENTATORE Ve…
Descrizione

ANDREA BRUSTOLON (Belluno, 1662-1732)

PUTTI E DRAGONE DI MARE PRESENTATORE Venezia, fine XVII - inizio XVIII secolo Bosso H. 50 cm, L. 31 cm Questa composizione a forma di piramide mostra una roccia su cui un drago marino, con la testa e le pinne di un cane, è sdraiato sulla schiena e porta quattro putti che si arrampicano su una colonna di piante, piena di fiori. L'ultimo putto, in alto, indossa una corona di fiori e un paio di ali di farfalla. Ha una ciotola a forma di smerlo. La nostra vetrina appartiene a un insieme più grande di cui altri due elementi, scolpiti da Andrea Brustolon, sono conservati nel Museo Civico di Venezia. Mostrano una composizione piramidale simile con una farandola di putti in equilibrio su un animale acquatico. Alcune variazioni appaiono da una scultura all'altra nella decorazione del tumulo roccioso e negli attributi dei piccoli amori. Quelli che cavalcano il coccodrillo hanno gambe di capra (fig. 1), mentre quelli portati dal tricheco sono identici ai nostri, assomigliando a piccoli bambini (fig. 2). In tutti e tre i display, il putto che sostiene la conchiglia in alto ha un paio di ali di farfalla. La grande arte tardo barocca romana è rappresentata in questa bella console di legno intagliato e dorato. Il centro della cintura è affiancato da una maschera di una giovane donna, circondata da grandi volute di acanto, fermagli e fiori. La presenza di una maschera al centro della cintura è un motivo ripetuto nell'arte dei carpentieri romani dell'inizio del XVIII secolo, associato a forme massicce e abbondanti. I potenti montanti assumono l'aspetto di putti scolpiti a tutto tondo, che tengono una conchiglia sopra la loro testa. Sembrano emergere a metà di una cornucopia riccamente intagliata con acanto, frutta e guarnizioni per sostenere il marmo. Le due gambe sono collegate da un tutore centrato su una grande conchiglia, circondata da volute. Nel secolo precedente e sotto l'influenza del Bernini, gli artisti di Roma svilupparono questo repertorio decorativo introducendo figure umane nel cuore della loro composizione. Così, Atlantidei, Nubiani o anche putti, come sulla nostra console, divennero i soggetti principali di questo tipo di mobili.

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ANDREA BRUSTOLON (Belluno, 1662-1732)

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