COCTEAU Jean (1889-1963) Rires du public, manoscritto autografo firmato, [ lugli…
Descrizione

COCTEAU Jean (1889-1963)

Rires du public, manoscritto autografo firmato, [ luglio 1943]; 9 pagine in-4 a inchiostro con alcune cancellature e correzioni. Bel testo sul cinematografo per Comoedia, dove fu pubblicato con il titolo Secrets de beauté; fu raccolto nel 1947 in Le Foyer des artistes. Nel suo Diario (luglio 1943), Cocteau annota che si tratta di un "articolo sulle risate inopportune del pubblico del cinema e sulle diverse fasi del lavoro di squadra nel cinematografo". "Il cinematografo è l'arma dei poeti". Ma la scrittura non conta: "lo stile esiste solo attraverso la sequenza delle immagini". Cocteau cerca di capire la ragione delle risate inopportune durante certe proiezioni: "La risata è il primo riflesso difensivo di una sala cinematografica. La usa contro la poesia che disturba le sue abitudini e che lo schermo le lancia con una forza tale che si trova tra l'impossibilità di ignorarla e la rivolta di averne ricevuto lo shock. Cocteau cita prima come esempio Le Baron fantôme di Serge de Poligny, di cui ha scritto la sceneggiatura; ma cancella questo passaggio (barrato, ma perfettamente leggibile); poi dedica un lungo sviluppo al film di Robert Bresson e Jean Giraudoux, Les Anges du péché, che viene accolto su Paramount con le risate di un pubblico per cui la poesia sembra un insulto. Cocteau mostra quindi l'importanza del taglio e lo straordinario lavoro di squadra nella creazione di un film, in otto ondate successive, dal lavoro di taglio dell'autore e del regista al montaggio e al mixaggio... E conclude: "Consiglio ai registi di andare oltre, di inventare tecniche audaci e di sfidare la risata. Perché una tecnica inventata rimarrà fresca e una tecnica sottoposta al progresso tecnico passerà di moda, nella misura in cui il progresso detronizza il progresso.

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COCTEAU Jean (1889-1963)

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