CELINE LOUIS-FERDINAND (1894-1961) Lettera autografa firmata "Destouches", [prig…
Descrizione

CELINE LOUIS-FERDINAND (1894-1961)

Lettera autografa firmata "Destouches", [prigione di Copenaghen] venerdì 5 aprile 1946, al suo avvocato danese Thorvald MIKKELSEN, e in parte per sua moglie Lucette Destouches; 2 pagine in-4 su carta rosa con carta intestata della prigione Københavns Fængsler, Vestre Foengsel. Bella lettera pubblicata in Letters from prison to Lucette Destouches and to Maître Mikkelsen (Gallimard, 1998) [LP39]. Si lamenta che vogliono proibirgli di ricevere i giornali francesi, da cui trae informazioni importanti per la sua difesa, e che sono "il mio unico contatto intellettuale con la mia vita - reale - che è francese nonostante tutto - con la mia lingua". Che portino via il Times o Politiken, ma sarebbe ingiusto portare via la stampa francese. È coperto di reumatismi, "la malattia delle ombre, la malattia delle prigioni", è pieno di droghe ed è allo stremo delle forze. "Innocente per giunta. E vogliono togliermi i giornali francesi. Che mi fucilino subito o che mi mandino in Francia, il che equivale alla stessa cosa", oppure in Spagna, dove sembra essere disposto ad andare. Vuole "uscire da questa cantina dove sto marcendo per l'umiliazione, il dolore e la malattia"... La fine della sua lettera è per sua moglie: incoraggia Lucette a cercare lavoro in Spagna, dove possono essere liberi, dove può essere pubblicato dagli amici. "I danesi sono stati ammirevoli con me e non lo dimenticherò mai", soprattutto se faranno il miracolo di mandarlo in Spagna: "Vorrei che accadesse prima di diventare contorto come Scarron, che i reumatismi hanno anche ridotto a martire" ...

345 

CELINE LOUIS-FERDINAND (1894-1961)

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati