ARAGON Louis (1897-1982) Lettera autografa firmata "A" a Louis EMIÉ, Nizza, Vene…
Descrizione

ARAGON Louis (1897-1982)

Lettera autografa firmata "A" a Louis EMIÉ, Nizza, Venerdì Santo [aprile 1942]; 1 pagina in-4 a inchiostro. Aragon scrive a Louis Emié, scrittore e poeta francese (1900-1967). Attende la rivista Fontaine per leggere i sonetti che Emié ha appena scritto. Conclude la sua lettera con un rapido riassunto del nuovo romanzo che ha iniziato, Aurélien. Aragon gli dà la sua opinione sul "sonetto" come forma poetica. Elogia du Bellay, Chrétien de Troyes "che a volte è grande come... vogliamo dire Rimbaud? Aragon è a Nizza, Gli manca Parigi. Lui le parla del romanzo che sta scrivendo: "Per ora si chiama 'Aurélien', e forse non per sempre. Un'epigrafe da Chrétien de Troyes: Amants ne savent ce qu'ils font vi dirà forse più di me sul libro. Questo è collegato dai personaggi a Beaux Quartiers (Edmond Barbentane) e Les Cloches [de Bâle] (Diane de Nettancourt), e anche Les Voyageurs [de l'Impériale] (Blaise d'Ambérieux). Questo non è un romanzo politico. È una storia d'amore. L'altro dopoguerra, con lo sfondo intellettuale dell'epoca, e la disillusione dei veterani del dadaismo. "Com'è povero quando lo riassumi. (...)». Stranamente, menziona Antonio Machado, come se fosse ancora vivo, anche se quest'ultimo morì tragicamente in esilio su Collioure nel febbraio 1939. Questa lettera risale certamente all'aprile 1942, poiché è in questo periodo che Aragon inizia a scrivere Aurélien. Aragon ed Elsa Triolet rimasero a Nizza dal 31 dicembre 1940 fino al loro arresto il 25 giugno, quando tentarono di tornare a Parigi e agli scrittori della Resistenza. La polizia li rilasciò e tornarono a Nizza il 16 novembre 1941 dove rimasero fino al novembre 1942. Nell'aprile 1941 esce Le Crève-Coeur, che Aragon cita in questa lettera e che segna il suo ritorno alla poesia. Fondata nel 1938, la rivista Fontaine prende il suo nome definitivo nella primavera del 1939. Appare mensilmente da Algeri dal 1941 al dicembre 1944, poi da Parigi fino al 1947. Questa rassegna "della resistenza in piena luce" ha riunito poeti impegnati come Aragon, Artaud, Cocteau, Max Jacob, Ponge, Soupault e Jouve.

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