APOLLINAIRE Guillaume (1880-1918)

Manoscritto del poema "Adieux" di Guillaume APOLLINAIRE, probabilmente di mano del barone MOLLET, composto intorno al 1900, 3 pagine in-4 e pubblicato postumo, nel 1925, nella raccolta Il y a, a cura di Jean Royère, direttore de La Phalange. Questo manoscritto corrisponde a una versione leggermente diversa da quella della raccolta, pubblicata nel Mercure de France, n. 646 del 15 maggio 1925, con sette varianti elencate nelle note dell'edizione Pléiade di OEuvres poétiques d'Apollinaire, p. 1112. Manoscritto della poesia "Adieux", probabilmente di mano di Jean Mollet, noto come Barone Mollet, segretario occasionale di Apollinaire, con il titolo iscritto di mano di Apollinaire e diverse correzioni. 14 quartine in versi alessandrini (su 15) sulle facciate di 3 fogli in-4 (237 x 207 mm) su carta intestata stampata in blu di "Café Terminus / Gare Saint-Lazare / Paris", in inchiostro nero, con il titolo "Adieux" e due cambi di parole di mano di Apollinaire: 1° quartina, verso 1: aggiunta di "futurs (barré) nouveaux"; 5° quartina, verso 2: "longtemps" invece di "à toutes". Manca l'ultima quartina, che probabilmente doveva apparire su un quarto foglio. Sul verso del terzo foglio, il disegnatore e amico di Apollinaire André Rouveyre ha scritto queste parole tardive in biro blu relative alla presente poesia: "Apollinaire amava le stazioni ferroviarie, i luoghi dove ci si incontra... dove ci lasciamo... le brasserie... Molte delle sue poesie le ha scritte lì... Questa mi ricorda nell'aspetto della carta commerciale con la sua vignetta, tanti suoi manoscritti di Nîmes nel 1915 qualche anno dopo... / André Rouveyre / gennaio 1950". In cima alla prima pagina, un estratto da Carmina Burana, originariamente previsto come exergue, è stato cancellato; di fronte, questa nota a matita di mano del poeta: "in direzione delle 12 poesie / per mettere l'ultima delle poesie d'amore a Linda".