Arazzi

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La caccia al rinoceronte Arazzo fiammingo, Oudenaarde. Fine XVI, inizio XVII secolo. Tessuto in lana e seta H. 3,24 x L. 3,08 m Questo arazzo è interessante per il raro tema della caccia, che illustra un rinoceronte. È in primo piano in un tranquillo paesaggio boschivo con lago, fontana, giardino e architettura, intervallato da scene di coppie, figure isolate, gondole, animali esotici, fantastici e della foresta. Il bordo è decorato con mazzi di fiori, frutta e foglie, architetture che incorniciano animali e figure allegoriche, tra cui fede, speranza e forza d'animo, con iscrizioni in latino. L'opera ha conservato i suoi bei colori vivaci e la sua bordura originale. È in buono stato di conservazione, con qualche usura e vecchi restauri. È ridotto in altezza e probabilmente in larghezza. Questo arazzo raffigura un rinoceronte, animale molto raro all'epoca. Nel XVI secolo si conoscevano solo due rinoceronti in Europa. Il primo si chiamava Gomda ed era un dono del re indiano Muzaffar II di Cambaye come dono al re Manuele I del Portogallo a Lisbona, dove sbarcò il 20 maggio 1515 (il secondo arrivò in Portogallo un po' più tardi, intorno al 1577, sempre per il re, e si chiamava Ibada). Quest'ultimo ispirò a Dürer la xilografia Rhinocervs del 1515 che, nonostante le imprecisioni anatomiche, fu considerata una rappresentazione realistica di un rinoceronte fino alla fine del XVI secolo. Il nostro arazzo sembra essere direttamente influenzato da questa incisione di Dürer: il piccolo dente di narvalo (corno) al centro della schiena non è reale ed è preso in prestito direttamente da Dürer. Inoltre, le ampie linee della silhouette e le pieghe della pelle spessa unite da una pelle morbida confermano che si tratta di una figura ispirata al rinoceronte indiano di Dürer e non al modello africano.

Stima 10.000 - 15.000 EUR